Ragusa, ragazzo di 22 anni spaccia davanti a scuola: ora è ai domiciliari
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Squadra Volante – ha arrestato Francesco Coppa, nato a Napoli, classe ’96, e residente a Marina di Ragusa (RG), per detenzione di marijuana ai fini di spaccio. Il Dirigente dell’Istituto Tecnico Commerciale Aeronautico sito a Ragusa in Viale Europa aveva ricevuto notizie da parte del personale docente e non docente, così come da alcuni alunni, che un ragazzo ogni mattina si piazzava davanti la scuola per offrire e vendere droga agli alunni. La preside informava immediatamente la Squadra Volanti che quotidianamente svolge una funzione di prevenzione dei fenomeni di spaccio a danno dei minori descrivendo le modalità. La sinergia con gli investigatori della Squadra Mobile era immediata tanto da esaminare le immagini degli impianti di videosorveglianza della scuola. L’attività investigativa permetteva di appurare che il giovane sospettato avesse già precedenti penali e che lo stesso non entrava all’interno della scuola ma rimaneva sempre nel parcheggio e poi nella strada antistante l’istituto. L’attività dello spacciatore era frenetica, in quanto tanti erano quelli che lo circondavano ogni mattina presumibilmente per contrattare l’acquisto.
Sabato mattina, giorno della settimana dove le attività di spaccio sono più intense, Coppa veniva notato dagli uomini in borghese della Squadra Mobile e della Squadra Volanti nei pressi della scuola. Il modus operandi era già stato esaminato dagli investigatori pertanto non appena effettuato l’ingresso a scuola degli alunni, gli uomini della Polizia di Stato hanno bloccato Coppa e dalla perquisizione emergeva che lo stesso fosse in possesso di diverse dosi pronte per la vendita. Dopo aver arrestato il giovane, si procedeva alla perquisizione domiciliare presso l’abitazione della fidanzata minorenne che attualmente lo ospita. Dentro casa è stato trovato materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione per la pesatura delle singole dosi. Il ragazzo dopo essere stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile e fotosegnalato dalla Polizia Scientifica, è stato sottoposto agli arresti domiciliari così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa.