Bagni, pompieri e ronde di sicurezza: le domande di #chiamasantacroce
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del circolo #chiamasantacroce, che, a distanza di poche settimane, torna a rivolgere alcune domande al sindaco Giovanni Barone.
“Il circolo #chiamasantacroce, da rosiconi e invidiosi (anticipiamo i gentili commenti), continua ad avere domande da rivolgere al sindaco più amato degli ultimi trent’anni:
Domanda numero uno:
Impellenti bisogni, ci hanno fatto dirigere verso piazza degli studi e precisamente verso i bagni pubblici. Ad accoglierci due bellissimi catenacci sulle porte di ingresso e sbirciando dentro un disastro. Sono la conseguenza del super lavoro svolto durante la notte bianca? E’ una scelta politica quella di chiudere tutto quello che si ritiene superfluo? C’è un progetto in itinere di cui nessuno è ancora a conoscenza? Ci dirigiamo con urgenza in direzione bagni di via Renzi. Uno dei due è rigorosamente “lucchettato”, l’altro viene chiuso alle otto di sera. Quindi dalle venti in poi ogni portone è utile ai “bisogni”. Andiamo avanti con la domanda successiva.
Domanda numero due:
La sede ex discontinui o vigili volontari del fuoco. Ventimila euro di affitto l’anno più varie ed eventuali. Chiediamo: rispetta i criteri di efficacia, economia ed efficienza che una buona amministrazione deve seguire? A noi ci sembra chiusa e abbandonata.
Domanda numero tre:
Cannitello. La natura si è ripresa quello che l’uomo aveva tolto. Sappiamo di un progetto dell’architetto Giovanni Giavatto per realizzarvi un’oasi naturalistica. Che sia arrivato il momento di togliere la polvere e renderlo, con il supporto di volontari e associazioni, operativo?
Domanda numero quattro:
I furtarelli nella fascia costiera continuano a terrorizzare i residenti. Dopo tanti tavoli tecnici quale è lo stato dell’arte? Si sono concretizzati anche le sedie oltre i tavoli? Dove sono finiti i progetti di ronde cittadine e coinvolgimento delle associazioni di volontari che ci hanno tenuto compagnia durante la campagna elettorale?
Per oggi basta così. Non vorremmo tediare oltre.
Una buona giornata!”