Consiglio comunale: approvati il nuovo regolamento e l’adesione alla C.U.C.
E’ stato approvato all’unanimità – dopo tante chiacchiere, una strenua battaglia verbale e la “minaccia” di ricorsi vari – il regolamento comunale, nella parte riguardante la disciplina di attribuzioni e funzionamento. Il sindaco, da questo momento, è autorizzato ad assegnare delle deleghe ai consiglieri di maggioranza che, ognuno nel proprio ambito e senza interferite nei processi di deliberazione della giunta (semmai solo con una funzione consultiva), potrà snellire il processo a carico del primo cittadino e dei singoli assessori. L’unanimità è stata raggiunta dopo un paio di sospensioni, che sono servite a calmare gli animi (per le polemiche vi invitiamo a guardare il video) e far luce su un maxi emendamento dell’opposizione in cui si venivano chieste alcune modifiche al testo originario che portava la firma della consigliera Galuppi: su tutte la “cancellazione” del nuovo logo del Consiglio comunale e l’attribuzione che avrebbe permesso al Consiglio di organizzare manifestazione socio-culturali. Quando il clima di cordialità sembrava ristabilito, ecco la nuova doccia fredda: l’opposizione diceva “no” a un’integrazione relativa al regolamento sullo svolgimento delle sedute consiliari, in cui si chiedeva di regolamentare l’uso del telefonino in aula (qui si potrebbe aprire un racconto lungo capitoli, per il quale rimandiamo però alla visione integrale della seduta). Proposta comunque passata con 8 voti favorevoli e 4 contrari.
Dopo aver nominato la commissione per l’adeguamento dello statuto alle leggi sopravvenute (Galuppi, Candiano e Zago), la maggioranza ha approvato con 8 voti favorevoli l’adesione alla Centrale Unica di Committenza (C.U.C. in gergo) “Trinakria Sud”, di cui è capofila il comune di Comiso. La C.U.C. consentirà di appaltare lavori e servizi superiori a 40mila euro. Una situazione che si trascinava da mesi e con evidenti sprechi di risorse comunali. In questo caso l’opposizione si è astenuta. Come al punto 8), quello riguardante l’approvazione delle tariffe idriche per l’anno 2017. Il Comune ha autorizzato la Mediale srl – come illustrato dal ragioniere capo dott. Busacca – ad applicare la tariffa già trasmessa all’autorità competente. Due le considerazioni: il Consiglio comunale non poteva fare altro, dato che la definizione delle tariffe non è di sua competenza ma della ditta privata che gestisce il servizio idrico; le tariffe aumenteranno, soprattutto per le fasce di consumo elevate. Anche in questo caso l’opposizione si è astenuta. L’ex sindaco Schembari ha sostenuto “che la responsabilità di questo aumento è solo della maggioranza”. Il presidente del Consiglio Mandarà ricordava che “nel 2002, con l’Amministrazione Schembari, ci siamo presi la stessa responsabilità e chiedemmo all’opposizione di non strumentalizzare una questione che rischia di far male al paese. Adesso chiediamo la stessa cosa e per coerenza ci aspetteremmo che anche l’attuale opposizione usi il buonsenso”. Il sindaco Giovanni Barone: “A volte è necessario fare scelte impopolari. Ma noi, a differenza di qualcuno che ci ha preceduto, non fuggiamo di fronte alle responsabilità”.
AGGIORNAMENTO: Hanno passato il test dell’aula anche l’adesione al Gac “Unicità del Golfo di Gela”, che permetterà l’accesso ai fondi europei relativamente alle attività legate a pesca e affari marittimi, e il regolamento per l’istituzione della Consulta dell’Agricoltura. Rinviati, su richiesta dell’opposizione, gli ultimi tre punti all’ordine del giorno: la mozione per l’istituzione di uno sportello comunale che faccia da raccordo fra i cittadini e la Mediale e due interrogazioni. Tutte portavano la firma dei consiglieri i minoranza.
1 Comment
Nessuna amministrazione ha il coraggio di schierarsi contro la mediale e poi scusate la mia ignoranza ma se il consiglio doveva votare quiqcome o un si o un no ( almeno così funzionano le votazioni) come è possibile che si può votare solo si, sull’aumento dell’acquaa cosa serve il voto del consiglio?
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