“Ci mancano le statue di Nino Barone”. Il sindaco assicura: “Torneranno”
Che le opere di Nino Barone fossero un’attrazione turistica di comprovato successo, è chiaro a tutti. Che la loro assenza generi più di un rimpianto, invece, in pochi se lo aspettavano. Da un paio di giorni tutte le sculture in acciaio inox, ad eccezione del Calcio in cu**, sono rientrate in officina. E a Punta Secca lo loro assenza è diventata quasi soffocante. Un operatore commerciale del posto, il signor Luciano D’Ercole, vuole sapere che fine abbiano fatto: “La mostra itinerante allestita in questi giorni ha riscosso molto successo e suscitato molta curiosità tra turisti e villeggianti – scrive nella nota indirizzata a Santa Croce Web – Mi permetto, a mio modesto avviso, di considerare tali opere come un segno di riconoscimento della collettività Santacrocese al maestro Camilleri ed ai suoi personaggi, alla stregua di una fiction itinerante nel luogo principe del Commissario. Anche le altre opere non strettamente legate alla fiction (la Dea degli Abissi, Pinocchio, etc) hanno suscitato vivo interesse, forse con una breve descrizione a tergo avrebbero placato fantasie e narrazioni bizzarre circa il loro significato. Vi risulta, quindi, il motivo di tale rimozione?”. Ebbene, l’abbiamo chiesto al sindaco Giovanni Barone: “La mostra era temporanea ed autorizzata per un breve periodo – spiega il primo cittadino -. Il maestro, visto il successo ottenuto, in accordo con la amministrazione comunale tornerà ad esporre in seguito e di questo la cittadinanza tutta gli sarà ancora una volta grata. Il calcio in cu** rimarrà ancora qualche giorno e potrà ancora essere ammirato, poi tornerà assieme alle altre opere in officina. A presto Nino, la città ti ringrazia!”. Il busto di Camilleri e la statua di Montalbano, esposte a lungo in piazza Torre, hanno incuriosito non poco l’esercito del selfie, parafrasando Arisa. Tranquilli, torneranno…