Raccolta dei rifiuti, una battaglia culturale: i consigli di Fare Ambiente
La raccolta differenziata a Santa Croce Camerina, se pur all’11%, è un sistema che già dal 2009 consente di raggruppare quelli urbani in base alla loro tipologia materiale, compresa la frazione organica umida, e di destinarli al riciclaggio, e quindi al riutilizzo di materia prima. Invece nelle borgate a mare di Punta Braccetto, Torre di Mezzo, Punta Secca, Caucana, Casuzze e contrade, i cittadini confluiscono, spesso in modo maldestro, i rifiuti nei cassonetto o nelle campane non differenziandoli. Sicuramente alla mancanza di civismo, si aggiunge quella di una organizzazione adeguata alla differenziazione dei rifiuti ed a mantenere puliti i luoghi. Fare Ambiente invita i cittadini a deporre i rifiuti, nel rispetto degli orari di conferimento, nei cassonetti o campane distinte per materia (la carta, la plastica, il vetro, l’alluminio, i metalli ferrosi) o, nel caso di rifiuti ingombranti, dividendoli a monte nelle case e chiamando l’ufficio di competenza per recuperarli sino a domicilio.
La raccolta differenziata, dunque, risponde a due problemi legati all’aumento esponenziale della produzione di rifiuti: il consumo di materia prima (diminuito appunto grazie al riciclo) e la riduzione delle quantità destinate alle discariche e agli inceneritori che in Sicilia tardano ad arrivare. Inoltre, dalla gestione integrata dei rifiuti può venire anche un contributo importante alla lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria. Secondo la stima di Fare Ambiente, chi oggi ricicla la metà dei propri rifiuti riduce la CO2 e i gas climalteranti emessi in atmosfera di una quantità tra i 150 e i 200 chili all’anno. Sarà necessaria dunque una campagna di prevenzione per informare, educare al rispetto dell’ambiente e se è necessaria anche di repressione contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti nelle campagne o nelle strade che ne deturpano i luoghi.