Loris e gli 11 anni mancati. Papà Davide: “Veglia sui bambini come un angelo”
Manca dal 29 novembre 2014, quando la madre Veronica Panarello ha commesso “senza pietà e pentimento il più innaturale dei crimini” (lo spiega il Gup dopo la condanna a 30 anni in primo grado). Ma il ricordo del piccolo Loris Stival, strappato agli affetti più cari all’età di 8 anni, è vivo più che mai nella comunità di Santa Croce. Il piccolo angelo, ieri, di anni ne avrebbe compiuti 11. Se ne sono ricordati – ovviamente – il papà Davide Stival, gli ex compagnetti di classe e del taekwondo, oltre alla preside Giovanna Campo. Assieme a loro il nuovo sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone. Si sono ritrovati al cimitero, in una domenica poco assolata, per rivolgere un pensiero e una preghiera a Loris. I bambini hanno letto i messaggi e depositato, a giro, una rosa bianca sulla lapide. Una commozione da togliere il fiato. Che non ha impedito a papà Davide di leggere una lettera indirizzata al figlioletto.
IL TESTO DELLA LETTERA
“Ciao Lorys,
oggi è il tuo undicesimo compleanno, il terzo senza di te. Sei andato via troppo presto, il tuo innocente sorriso non meritava di essere strappato alla vita così ingiustamente, ma sei sempre nei nostri cuori, dove hai lasciato pensieri e ricordi indimenticabili. Adesso, lassù, potrai tornare a sorridere e vegliare dall’alto su tutti i bambini come un angelo custode. Quest’anno il tuo compleanno voglio immaginarlo felice, guardandoti al di là delle nuvole. Festeggerai questo giorno speciale insieme agli altri piccoli angeli che intoneranno per te una bellissima canzone di buon compleanno che vorrei tanto ascoltare. Anche quest’anno ti porterò la tua amata torta di fiori. Non è uguale a quella che desiderano tutti gli altri bambini, ma è tua, solo tua.
Aspetterò il giorno in cui mi insegnerai a volare, cosicché potrò raggiungerti per festeggiare insieme tutti i tuoi compleanni e nessuno potrà mai separarci. Nei giorni più difficili e cupi sei stato tu a darmi la forza ed il coraggio per combattere silenziosamente questa battaglia, volta a darti la pace e la giustizia che meriti. Il tuo ricordo è sempre vivo e voglio pensarti e immaginarti grande, come lo sono diventati i tuoi cari compagni. Ai miei auguri si aggiungono anche i loro e quelli di chi ti vuole bene. Mentre tu ci guarderai da lassù, noi tutti attaccheremo le nostre lettere di auguri a dei palloncini che voleranno in alto fino ad arrivare a te. Vivi nel mio cuore e in quello del tuo adorato fratellino.
Tanti auguri Lorys.
Il tuo papà”.