A Ragusa prolifera la criminalità, Lorefice (M5S): “Serve intervento dello Stato”
“Servono piu controlli a difesa dei cittadini e dell’ economia”: lo dice Marialucia Lorefice, deputata modicana del Movimento Cinque Stelle. “Mi sono rivolta più volte al Ministro dell’Interno affinché intervenga sui fatti criminosi che accadono quotidianamente così come a Santa Croce Camerina, anche nell’intero territorio ibleo. Dall’inizio legislatura – aggiunge la deputata grillina – si è portato più volte all’attenzione dei governi susseguitisi la grave situazione registrata in provincia di Ragusa, dove il proliferare della criminalità organizzata sfocia nella consumazione di reati contro il patrimonio ma anche contro la persona. I giornali frequentemente raccontano di rapine a mano armata, di furti, di violenze private, di stupri, di agromafie, di traffico d’armi; in questo periodo si stanno registrando picchi di episodi di micro e macro criminalità, come i diversi attentati incendiari presso il mercato ortofrutticolo di Vittoria, l’ultimo, qualche giorno fa, a quattro tir in sosta che stava per costare la vita ad un dipendente”.
“Da tempo le forze dell’ordine registrano un deficit nella dotazione organica tale da non consentire nemmeno l’espletamento dell’attività ordinaria, con la conseguenza che si attinge con una certa regolarità al personale addetto ad altre mansioni pur di assicurare i normali servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico. Le assegnazioni di nuove unità sono irrisorie rispetto ai trasferimenti, ai pensionamenti e alle crescenti esigenze derivanti dall’aeroporto «Pio La Torre» di Comiso, dalla continua operatività del centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo, dall’apertura di nuovi centri di accoglienza straordinaria e di centri legati al sistema S.P.R.A.R. Tale situazione è già stata sottoposta all’attenzione del Governo attraverso diverse interrogazioni – dice la Lorefice – nonché attraverso vari interventi di fine seduta in Assemblea e attraverso varie missive che non hanno ricevuto risposta. I clan mafiosi sono tornati a permeare l’economia e le istituzioni iblee, come evidenziato nella relazione 2012-2013 della direzione nazionale antimafia, e come dimostrano i continui atti intimidatori ad artigiani ed esercizi commerciali, nonché i plurimi attentati incendiari al mercato ortofrutticolo di Vittoria; la prima firmataria del presente atto ha altresì chiesto in più occasioni l’intervento dello Stato, tramite il Ministro dell’Interno, in quanto nonostante l’eccellente lavoro espletato giornalmente dalle forze dell’ordine non è garantita appieno la sicurezza nel territorio, forse anche a causa della naturale vastità del territorio urbano ed extra urbano che non permette serrati controlli ovunque; nonostante il precedente Ministro abbia rassicurato riguardo a una presunta diminuzione dei reati commessi nella provincia di Ragusa, questi continuano a verificarsi con cadenza quasi giornaliera e la sfiducia della popolazione nelle istituzioni è sfociata a volte in allarmanti iniziative autonome di presidio e controllo territoriale. Serve un intervento tempestivo dello Stato nel territorio ragusano, attraverso un rafforzamento del dispiegamento di forze dell’ordine e una più permeante attività di prevenzione e repressione dei fenomeni criminosi”.