Addio SOAT? Gli utenti non ci stanno: “Almeno un ufficio rimanga aperto”
Da qualche mese la SOAT, sita in contrada Costa degli Archi a Santa Croce, ha chiuso i battenti. L’unità operativa territoriale dell’assessorato regionale all’Agricoltura ha cessato le sue funzioni, ma non del tutto, perché ancora si spera di trovare una soluzione per garantire al paese, a prevalente economia agricola, di mantenere tale servizio. A parlarne con noi alcuni utenti che usufruiscono dei servizi agricoli della Sezione Operativa di Assistenza Tecnica, impegnati durante un corso. “In seguito alla riforma di tutte le strutture periferiche in seno all’assessorato all’Agricoltura, Santa Croce è stata accorpata all’Uia di Vittoria. Dal 2007, grazie a una convenzione fatta dall’ex sindaco Schembari, la popolazione di Santa Croce ha usufruito di un servizio per l’assistenza tecnica e dei corsi per conseguire i patentini necessari per l’uso dei fitofarmaci. Il 5 marzo di quest’anno, il personale presente nella sede di Santa Croce è stato trasferito a Ragusa, ma la popolazione non è stata informata neppure con un cartello. La gente continua a chiamare perché c’è un numero attivo, ma non risponde più nessuno. Adesso è presente solo una sola unità per garantire i corsi per il conseguimento del patentino”.
“Ci chiedevamo questo perché l’Uia, la condotta agraria di Vittoria, è in affitto, Scicli è in affitto, Chiaramonte è in affitto, Modica è chiusa ma ci sono dodici signore, senza un dirigente, che continuano a stare lì. Questa struttura invece è già della Regione, non occorre pagare nessun affitto. È stata una decisione di qualche capo servizio che ha pensato di chiudere Santa Croce. Il sindaco, venuto a conoscenza di questo, sta premendo per restituire i locali al Comune. La cosa può andare bene visto che siamo in parte chiusi, però ci chiediamo: esistono tre corpi, tre edifici, lasciamo un ufficio per i patentini e per fare ricevimento due volte la settimana. A Ragusa non ci sono neppure telefoni, le persone non riescono a parlare con nessun dipendente. Il capo servizio di Ragusa, non di Palermo, vuole i locali. Qui da noi avevamo postazioni, attrezzature, tutto. Parte delle cose sono andate a Ragusa. Il sindaco non si è battuto affinché restasse un servizio per il territorio di Santa Croce, un territorio prevalentemente agricolo. Il sindaco vuole mettere a disposizione la biblioteca per fare i corsi, ma lì non abbiamo telefono, non abbiamo fotocopiatrice, non abbiamo parcheggio. Non vuole perdere il servizio per i suoi cittadini, però nello stesso tempo si vuole portare questa nomea di aver rilevato questo edificio. Qua sono stati spesi in passato 250mila euro. Era presente anche l’orto scolastico dove i bambini facevano il percorso dell’azienda didattica e nessuno muove un dito. Dentro la sede vi lavorano i Divulgatori Agricoli, funzionari formati per aiutare le aziende agricole nella conduzione aziendale. In mille modi: informandole su tutto ciò che si muove nel mondo dell’agroalimentare, dando consigli tecnici, trovando contatti, formando i capi azienda, facendo da tramite con la sede centrale dell’Assessorato e così via. Il sindaco si era schierato con noi l’anno scorso quando si paventava la chiusura, adesso invece no, preme per avere i locali “.
Quello che si chiede non è necessariamente utilizzare tutta la struttura, ma mantenere un ufficio aperto, anche qualche giorno la settimana, per permettere a chi ne ha la necessità di avere un punto di riferimento nella nostra zona. Questa struttura è di proprietà dell’assessorato regionale all’Agricoltura, ma divenendo inutilizzata tornerebbe proprietà del demanio pubblico. Difficile scegliere fra un’esigenza territoriale legata all’economia del territorio e la possibilità di destinare i locali dismessi, ritornati di proprietà del comune, ad altri usi, sicuramente altrettanto meritevoli.