Risonanza effettuata su Veronica Panarello: l’esito direttamente ai giudici
Veronica Panarello è stata sottoposta, nel primo pomeriggio di mercoledì, a una risonanza magnetica alla testa per verificare le sue condizioni «neuro, radiologiche, morfologiche e funzionali». La donna, detenuta nel carcere di piazza Lanza a Catania, è accusata di avere strangolato il figlio Loris di 8 anni. L’esame è durato poco più di un’ora. La donna è stata scortata lungo il tragitto che l’ha portata alla struttura diagnostica di via XX Settembre dalla polizia penitenziaria. E’ apparsa smagrita e fisicamente provata. Non erano presenti né periti, né consulenti delle parti né avvocati. I medici che hanno eseguito la risonanza non redigeranno alcun referto, ma si limiteranno a consegnare l’esito alla magistratura. L’esame era stato disposto dai periti del Gup di Ragusa, davanti al quale si celebra il processo, su richiesta degli esperti della difesa per completare la perizia psichiatrica. Il Gup Andrea Reale aveva contemporaneamente concesso una proroga di altri 25 giorni agli esperti che dovranno depositare le loro conclusioni entro il 15 maggio. La prossima udienza del processo, fissata per l’11 maggio, ma potrebbe essere rinviata a data da destinarsi.