Niente tagli sulla felicità
Sopperire alle mancanze dell’Amministrazione comunale? Si può. A Santa Croce sono stati i cittadini ad armarsi di palline e puntale per fare l’albero di Natale e dare un tocco di festa alla città, quest’anno senza una luminaria nel centro storico (esclusa naturalmente piazza V.Emanuele che presenta un “piccolo” alberello e gli alberi circostanti illuminati). I commercianti di via Roma, via Matteotti e via Caucana hanno deciso di far da sé e hanno illuminato e abbellito le strade a proprie spese, con semplici lucine che attraversano la via da sinistra a destra e alberelli di Natale molto originali. “Da oggi obbligatorio camminare per strada con gli occhiali da sole… l’illuminazione natalizia ci acceca” ha scritto su facebook Vitaliano Pollari (Presidente Ascom di Santa Croce). Già l’anno scorso abbiamo dovuto constatare che la realizzazione di alcuni eventi era stata conseguenza dello spirito di iniziativa e del coinvolgimento attivo dei commercianti di Santa Croce. Ma evidentemente ci sono questioni sulle quali non si dovrebbe neppure discutere: che Natale è questo, senza alcuna iniziativa, senza nemmeno un Babbo Natale a fare da cornice alle vetrine dei commercianti?
Purtroppo dobbiamo registrare che quest’anno la scelta di non abbellire il nostro comune di luminarie natalizie, piccoli mercatini e iniziative di intrattenimento sono legate solo a motivi economici (e “non organizzativi”), dovuti alla crisi, al patto di stabilità, ai fondi esigui. Non so quali altre motivazioni ci possano essere alla base. Ma nello stesso tempo non ci risulta che “qualcuno” si sia fatto carico di convocare le associazioni di categoria oppure quelle no-profit presenti sul territorio per coordinare, dare l’input ed eventualmente organizzare qualcosa di meno triste e meno povero. La felicità a mio avviso non è un capitolo di spesa soggetto a tagli. Tutti hanno diritto di vivere l’atmosfera di festa nel proprio comune, senza procedere a gite fuori porta per vedere scritte augurali e luci scintillanti. Ognuno di noi, nella propria infanzia, ha gradito l’esibizione luminosa della propria città, perché ha sempre rappresentato la cornice ideale di aggregazione per scambiarsi i rituali auguri di fine anno. Nessuno di noi ha mai dovuto chiedere conto ai genitori dell’assenza di quel rito.
Non lasciamo che siano i numeri, i bilanci, l’attuale contesto economico ad oscurare le nostre tradizioni, perché nessuno saprà mai spiegare a un figlio il perché della mancanza delle luci nel nostro paese. Tagliamo altro, consultiamoci prima, cerchiamo sponsor, usiamo fondi destinati a obiettivi secondari, ma non facciamo entrare anzitempo i bambini nel mondo dei grandi, non se lo meritano. Non voglio fare i conti in tasca a nessuno. Vorrei solo chiedere all’attuale amministrazione, alla maggioranza e alla minoranza, di apporre una nota prossimamente al capitolo di spesa sulla felicità, un post-it che reciti “da non tagliare”, così che le tradizioni non siano alterate, così che ognuno, almeno fino a quando rimarrà in quel magico mondo dell’infanzia, non venga toccato dalla fredda verità storica di questo momento. Se possono servire soluzioni condivise siamo a disposizione. E per non parlare solo dei bambini, credo che anche i “grandi”, visti gli ultimi anni intensi, non vedano l’ora di essere accarezzati dall’atmosfera delle feste, ottima spinta per iniziare l’anno nuovo. Per ultimo voglio questa volta rivolgere “un plauso” ai nostri amministratori per avere avuto l’idea e la sensibilità di realizzare e installare, prossimamente, una pedana elevatrice all’interno del palazzo comunale, al fine di dare la possibilità a tutti e in particolare ai soggetti diversamente abili di superare gli ostacoli e abbattere le barriere architettoniche nella residenza municipale. Grazie per l’attenzione, Buon Natale e Buon Anno a tutti voi.
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ogni sindaco ha a disposizione un fondo di circa 20 mila euro da potere utilizzare secondo sua discrezione. Potrebbe , se volesse fare felici i bambini…..e anche gli adulti!!!!
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