Calcio, Santa Croce in caduta libera. Dopo Gela non si può più fallire
E’ proprio un brutto momento per il Santa Croce di Calogero La Vaccara che domenica scorsa ha rimediato l’ennesima sconfitta esterna (2-1) contro un Macchitella imbottito di giovani. Una prova da delirio quella proposta dagli uomini del tecnico saccense, rivelatisi privi di anima e incapaci di impostare azioni e gioco atti a sorprendere i locali che nella loro mediocrità hanno eccelso per maggiore decisione. Questa volta non ci sono scuse per i biancazzurri, soprattutto perché gli avversari di turno erano alla loro portata, ma gli errori commessi, talvolta grossolani e inaspettati per la caratura di qualche giocatore, sono stati deleteri ai fini della sconfitta. La reazione scomposta dopo il primo vantaggio dei gelesi è il simbolo del Santa Croce di questi tempi, ancora privo di un’identità ben definita che consenta di collocare la squadra fra le pretendenti ai play off, oppure fra quelle squadre che in questo torneo lotteranno per evitare i play out e raggiungere una salvezza tranquilla. Eppure, quest’ultima opzione era ben lontana dalla dirigenza camarinense, quando a inizio stagione si amalgamò questo gruppo affidandolo a mister La Vaccara. Cosa sta succedendo allora a questo Santa Croce?. È davvero una squadra mediocre oppure queste prestazioni sono solo il frutto di un momento negativo? La dirigenza intanto ha rinnovato, nuovamente, la fiducia al tecnico, ma sembra chiaro che la prossima gara interna contro il Marina di Ragusa diventerà fondamentale per le sorti future del gruppo biancazzurro. ”La gara contro il Macchitella è stata la peggior partita della stagione. – dice il dg Claudio Agnello – Ancora oggi stento a credere che la nostra squadra possa esprimersi in modo così passivo. La società non può che essere delusa per una tale performance, in quanto ritiene che le potenzialità del gruppo siano ben altre, sia sotto l’aspetto caratteriale che tecnico. I giocatori sono chiamati ad una reazione imponente e soprattutto immediata specie perché la classifica non sorride. Possiamo ancora recuperare il terreno perduto ma serviranno prestazioni opposte a quelle di Gela, giornata da dimenticare in fretta. Pare chiaro quindi che il match casalingo contro il Marina non può essere fallito”.