Modica – Blitz dei Carabinieri: sequestrato deposito, recuperata refurtiva rubata al “Gruppo Inventa”
Un carico di diverse attrezzature, automezzi, elettrodomestici e mobili per un valore di centinaia di migliaia di euro, il tutto provento di furto. È quanto hanno scoperto i Carabinieri nell’ambito di un’apposita maxi operazione condotta nelle campagne di Passo Martino, zona a confine tra la provincia di Catania e quella di Siracusa. Scovate anche alcune armi detenute illegalmente, una pistola, originariamente a salve, modificata in arma da fuoco cal.9 completa di 7 cartucce e 3 fucili ad aria compressa.
I Militari dell’Arma hanno dunque proceduto all’arresto del 45enne MINUTOLO Antonio Vincenzo, già noto alle forze dell’ordine, e del figlio 18enne, entrambi di Catania, ai quali sono stati contestati i reati di furto aggravato in concorso, ricettazione, riciclaggio e detenzione illegale di armi clandestine ed alterazione di armi da sparo. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di “CAVADONNA” di Siracusa. Il blitz dei militari dell’Arma è scattato nella serata di ieri; dopo aver localizzato il deposito, infatti, i Carabinieri hanno proceduto a circondare e perquisire l’intera area ed hanno fatto irruzione in un capannone di oltre 300 metri quadri dove hanno rinvenuto e sequestrato la merce rubata e le armi.
Nella maxi operazione sono state impegnate diverse pattuglie di militari, coadiuvati da un elicottero del 12° Elinucleo di Catania e dalle unità cinofile di Nicolosi. All’interno del capannone, i Carabinieri hanno rinvenuto la merce asportata al mobilificio “Gruppo Inventa s.r.l.” nella zona ASI di Modica-Pozzallo, infatti, sono stati recuperati i numerosi mobili ed elettrodomestici, per un valore di oltre 100.000 euro, asportati due notti fa.
Inoltre, l’operazione ha consentito il rinvenimento ed il sequestro di centinaia di prodotti dolciari ed alimentari, un Fiat Ducato , un autocarro Renault, un Fiat Iveco e più di 300 chili di cavi elettrici in rame rubati (all’interno della proprietà vi era un’area dedicata allo stoccaggio e la lavorazione dei cavi), il tutto asportato nei giorni scorsi in diversi comuni delle province di Ragusa e Catania. I Carabinieri, adesso, sono impegnati nelle operazioni di recupero dell’ingente refurtiva che verrà poi inventariata e restituita ai legittimi proprietari.