Alghe a Casuzze, interviene Agnello: “Basta cittadini di serie A e serie B”
“Ci sono eventi naturali che non dipendono certo dalle Amministrazioni di turno; ma è pur vero che, accadendo ormai periodicamente, è possibile razionalizzare le proprie risorse per poter intervenire per tempo in caso di emergenza”. Ad intervenire con una nota su Facebook è il consigliere comunale Luca Agnello, esponente del gruppo di minoranza e rappresentante di ‘Noi Ci Crediamo’. “Questa è la spiaggia di Casuzze – spiega Agnello mostrando le foto -, dove i villeggianti pagano le stesse tasse di quelli di P.Secca, Caucana e P.Braccetto ma che si trovano, nonostante ripetute segnalazioni, a fare il bagno tra le profumatissime alghe in putrefazione e a prendere il sole in una spiaggia sporca e piena di pietre (la pulispiagge nuova dov’è?). Sappiamo tutti che un intervento di pulizia del genere comporta un’opera di smaltimento speciale, impegnativa anche economicamente, ma la situazione è diventata insostenibile per tutti. Auspichiamo tutti un intervento immediato dell’Amministrazione affinché possa finalmente dimostrare, dopo 3 anni, che a S.Croce non ci sono cittadini di serie A e serie B. Oppure si dica chiaramente ai villeggianti di Casuzze che per quest’anno gli sguazzi possono farseli altrove”.
1 Comment
Indubbiamente il problema alghe esiste ed è attuale! Ma sarebbe molto più corretto dire le cose per quelle che sono e cioè: i Comuni devono provvedere allo smaltimeno dei rifiuti senza accedere ad altre risorse economiche (in parole molto povere: tanto esce, tanto deve rientrare in quel capitolo di spesa) conseguenza AUMENTO DELLE TASSE già pesanti a causa di tutti gli interventi straordinari di sgombero di materiali ingombranti lasciati dappertutto da gente a dir poco “incivile”. Ma la cosa più importante è: quale sarebbe il rapporto costi/benefici, visto che le alghe così come vengono, se ne vanno e sopratutto quanto durerebbe il beneficio, visto che la “muta” delle alghe è continua e cade in maniera particolare proprio in questo periodo? Allora la domanda da porsi è un’altra: sarebbero i Cittadini disposti ad un aumento considerevole della TARI per una soluzione al problema che durerebbe solo lo spazio di qualche giorno, per poi ripresentarsi? Lo si proponga in Consiglio Comunale e se assumano, i promotori, documenti contabili preventivi in mano, la responsabilità.
Comments are closed.