L’opposizione resta in aula: “Siamo diversi. Il capogruppo PD? Un servo”
“Noi non siamo come loro, noi siamo per i cittadini”. Comincia così la nota dei cinque consiglieri d’opposizione (Agnello, Brancato, Brullo, Pernice e Portelli), in riferimento all’ultima seduta del Consiglio comunale che si è poi trasformata in un’autentica polveriera. La maggioranza ha rischiato di andar sotto sull’approvazione del PAES a causa di una defezione, ma l’opposizione non è uscita – quanto meno non integralmente – dall’aula, facendo resistere il numero legale e consentendo la votazione finale. Per il consigliere comunale Di Marco è stato un segno di debolezza, ma l’opposizione non ci sta e rilancia: si è trattato di un gesto di responsabilità.
“Col voto favorevole ai PAES, il nostro gruppo di opposizione – si legge nel comunicato – ha dimostrato altissimo senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza anteponendo l’interesse collettivo alla forza dei voti.
Per tutta la seduta consiliare era palese quanto la maggioranza e l’Amministrazione tutta fossero tesi, consapevoli che, seguendo le loro logiche amministrative antidemocratiche, non avevano i voti per la approvazione in aula. Ne abbiamo avuto dimostrazione concreta all’inizio, quando un assessore (Aprile, ndr) di punto in bianco ci prendeva di lato per ricordarci che i PAES erano stati approvati all’unanimità negli altri Comuni aderenti (anche noi leggiamo i giornali Assessore, grazie!); poi durante la seduta coi continui sbuffi e battutacce dell’altro assessore (Allù, ndr) che è sempre convinto di poter dettare i tempi e gestire il Consiglio comunale con la stessa maestria e scioltezza con cui gestisce silenziosamente i lavori della Giunta, e alla fine con la tragicomica uscita del consigliere capogruppo PD (Lucia Cuciti, ndr), la quale, senza che ancora avessimo espresso intenzioni di voto, ci attaccava con un intervento talmente fuori luogo e ai limiti della offesa da portare colleghi e pubblico quasi a sorridere per l’incoerenza tra le sue parole e 30 mesi di Consigli comunali muti e di politico servilismo verso l’Amministrazione. Quest’ultimo episodio, in sintesi, potrebbe essere utile per spiegare il senso del proverbio siciliano “u lupu ri malacuscienza, chiddu ca opera penza”. Questo Capogruppo non ricorda neanche che fummo noi dell’opposizione insieme al Presidente del Consiglio a dire NO ALLE TRIVELLAZIONI quando i consiglieri di maggioranza, invece di ripresentarsi in Aula preferirono tornarsene a casa per mettersi il pigiamino e passare la serata in famiglia.
Forse mercoledì sera la maggioranza era così nervosa perché a parti invertite avrebbero abbandonato l’aula facendo cadere il numero legale o forse era così nervosa perché a parti invertite avrebbero votato negativamente non facendo passare, peggio ancora, l’adesione ai PAES. Noi non siamo come loro cari cittadini. Noi non siamo come loro quando usano “il senso di responsabilità” ad oltranza, imponendosi con la forza dei numeri per portare avanti progetti antieconomici e senza futuro per garantire gli interessi di pochi su molti. Noi non siamo come loro, che dimostrano scarso rispetto per il ruolo istituzionale del Consigliere comunale. Sebbene il comportamento di questa Amministrazione meritava di alzarsi dai banchi e andarsene lasciando alla maggioranza la responsabilità di votarsi la proposta, come hanno sempre fatto fino ad ora, di fronte a una opportunità essenziale per il futuro per il territorio, abbiamo deciso di rimanere e votare favorevolmente per l’esclusivo bene dei cittadini e non certo per questa risicata maggioranza e solitaria Amministrazione sempre più lontana dalla gente e diventata agli occhi di tutto il paese, il paradosso di sé stessa”.
1 Comment
Per amore di verità, devo precisare che “Questo capogruppo del PD” ricorda benissimo come si è svolto il Consiglio Comunale del 2 settembre 2013. I signori della minoranza padroni della seduta, si sono astenuti, non votando il punto all’o.d.g. , (dopo aver scomodato nelle loro case, magari già con il pigiamino, i consiglieri Pluchino, Brancato e Brullo, assenti per tutta la seduta) contro le trivellazioni nelle acque prospicienti le nostre coste.
Quanto alle offese personali che mi sono state rivolte preferisco rinviare ad un altro momento. Lascio che ciascuno si qualifichi per quello che è……….
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