Dalla festa di Halloween a quella d’Ognissanti: citazioni storiche e motivi di due ricorrenze
Halloween è una festività anglosassone che trae le sue origini da ricorrenze celtiche (All-Hallows-Eve). Negli anni ha assunto, negli Stati Uniti, delle forme accentuatamente macabre e spesso violente e per questo motivo, in alcune parti del mondo, si preferisce evitarla. Si celebra la notte del 31 ottobre, e a voler essere precisi nel riferire, Halloween non ha origini americane, ma è prettamente una festa europea. La tradizione di festeggiare la vigilia di Ognissanti (in inglese All Hallows’ Eve Day, che è stato poi contratto in Halloween) ha infatti origini celtiche; i Celti, che formavano una vera e propria società intorno all’anno 800 d.C. , la loro vita e la loro sopravvivenza, avevano fondamento nell’agricoltura e l’anno nuovo iniziava il 1° novembre. Nella notte del 31 ottobre si festeggiava Samhain, ovvero la fine dell’estate, in cui i mortali ringraziavano gli spiriti per i raccolti estivi. Ai quei tempi era infatti credenza comune, che nella notte di fine estate, le barriere tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero tanto da permettere a questi di tornare sulla terra. Da qui, discese l’uso di lasciare davanti alle porte delle abitazioni dei dolcetti, in modo da ingraziarsi le anime dei defunti, o di appendere lanterne ricavate nelle zucche, le famose jack-o-lantern. L’usanza si è diffusa nel tempo in molti Paesi, ma le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del dolcetto o scherzetto. Dal settimo secolo d. C. con papa Bonifacio IV si stabilì il giorno di Tutti i Santi. Celebrato originariamente il 13 maggio, venne gradualmente spostato al primo novembre. La società pagana si era fatta cristiana e la festa di Samhain, venne trasformata nell’occasione per celebrare le vite dei santi cristiani la sua istituzione come giorno festivo risale alla nostra Costituzione: il primo giugno 1949, la Costituzione italiana inserisce il giorno di Ognissanti tra quelli considerati “festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici”, ma la controversia sui ‘giusti’ festeggiamenti, tra sacro e profano, è tutt’ora aperta e genera polemiche. Le tradizioni cambiano senza sosta e occorre non dimenticare che il tempo le plasma ad immagine e somiglianza della società che viviamo. In terra di Sicilia però la festa di Ognissanti mantiene sacre le tradizioni cristiano-cattoliche e popolari è conosciuta anche come festa di Tutti i Santi, è una ricorrenza che celebra in un unico giorno la gloria e l’onore di tutti i Santi, anche quelli non canonizzati, seguita il giorno seguente, 2 novembre, dalla Commemorazione dei Defunti e vale sempre una visita al cimitero, immancabile, per nostri cari. Per i ‘mostri ‘non occorre aspettare il 31 ottobre, si aggirano indisturbati e viaggiano, spesso, sotto mentite spoglie 365 giorni all’anno! La festa di Halloween, appena trascorsa, è stata per molti un’occasione in più per tornare fanciulli, ridere, scherzare ed esorcizzare il dolore. “Ricordarsi di prendere le cose alla leggera ogni tanto è una dote tutta umana, che alleggerisce il peso dei giorni. Approfittane ogni volta che puoi, ad essere felice!” (Stephen Littleword). Buona festa di Ognissanti ai nostri lettori, oggi, qualsiasi sia il vostro nome per la Chiesa Cattolica è il vostro onomastico.
Giusy Zisa
Nella foto sotto: In Messico è chiamato “il giorno dei morti”. I festeggiamenti di Halloween inizano il 31 ottobre e durano tre giorni. Vengono organizzati incontri nei pressi delle tombe di famiglia, decorate con foto recenti e con i cibi preferiti del defunto. Il due novembre poi si organizzano picnic nei pressi e i monumenti funebri vengono riparati e ridipinti per l’occasione.