Il Corriere insiste sugli aborti delle donne rumene nei nostri campi. Preoccupato il sindaco di Vittoria
La stampa nazionale non accenna ad abbassare l’attenzione e l’eco delle polemiche. Il Corriere della Sera ha pubblicato il reportage “I festini agricoli e gli aborti delle mille schiave romene” di Dario Di Vico di cui trovate il testo integrale in fondo a questo articolo. Quest’ultimo segue le inchieste dello scorso settembre dell’Espresso, sulle lavoratrici rumene sfruttate sessualmente nel territorio che dal vittoriese giunge fino al nostro. Stavolta, per non lasciare spazio all’immaginazione, vengono riportati dei dati di riferimento attraverso un grafico che fornisce dei numeri dell’imprenditorialità agricola ragusana: guadagni giornalieri degli operai, un censimento delle stesse aziende, la quantità degli operai agricoli stranieri impiegati nelle serre e nei campi e la percentuale degli stessi regolarmente iscritti all’INAIL. L’inchiesta si concentra sugli aborti che pare avvengano di frequente ai danni delle donne rumene; tutto viene raccontato come un fenomeno di costume scatenando, come previsto, infinite polemiche dai toni ‘alti’ anche sulla pagina Facebook dello stesso Corriere. L’avvocato Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria, che alle prime voci aveva difeso il buon nome della città, oggi ammette che «mi sono stati riferiti numeri pesanti e ho chiesto all’azienda sanitaria un riscontro ufficiale». L’opinione pubblica appare decisa e pretende all’unanimità di continuare ad essere informata con esattezza mantenendo alta l’attenzione sull’intera vicenda. Ai molti piace il ‘parlare chiaro’, ma gli ‘strilli’ di questa inchiesta sembrano ormai essersi inevitabilmente trasformati in odio, razzismo e orrore.
Giusy Zisa
I festini agricoli e gli aborti delle mille schiave romene