Calcio, il Santa Croce in campo dopo il turno di riposo: “La vittoria è nel nostro Dna e lo dimostreremo”
Dopo aver osservato il suo turno di riposo, il Santa Croce torna nuovamente in campo nella trasferta di Catania contro il Città di Valverde. La gara valevole come quarta giornata del campionato di Promozione, vedrà la compagine camarinense allenata da La Vaccara e Boncompagni, particolarmente agguerrita nell’intento di recuperare dalla delusione dell’immeritata sconfitta casalinga contro il Palazzolo. L’obiettivo, quindi, sarà quello della conquista dei tre punti, ma bisognerà comunque non sottovalutare l’avversario che, seppur ancora a zero punti, è anch’esso alla ricerca di una vera identità. “Andiamo a Catania per un risultato positivo, ma sempre attenti a rispettare i nostri avversari – dice mister Samuele Boncompagni –. Abbiamo, infatti, catechizzato i ragazzi a non guardare la classifica in questo momento del campionato e ci siamo preparati a dovere come se dovessimo incontrare i primi della classe. Nel nostro dna esiste solo l’obiettivo della vittoria e per questo motivo cercheremo di fare noi la partita e sbloccarla fin dai primi minuti. Vogliamo dimostrare di essere una delle squadre importanti di questo girone e per fare ciò dobbiamo cercare di racimolare quanti più punti anche fuori casa. Naturalmente non siamo ai livelli delle favorite per la vittoria finale, ma il nostro collettivo è forte e possiamo giocarcela contro tutti”. I due trainer per l’occasione recupereranno il giovane Scribano, mentre saranno out Scacco e La Vaccara. In panchina, invece, si rivedranno Buoncompagni e Annese che è in via di guarigione dalla frattura all’avambraccio. Il modulo sarà sempre il 4-3-2-1, con la difesa composta da Consalvo, Basile, Ragusa e Nei. A centrocampo il trio Piluso, Scibano e Ruscica, mentre il fantasista Bonarrigo giostrerà insieme a Incardona per offrire buoni assist all’unica punta Puma. La gara si giocherà al campo di “Zia Lisa” a Catania con inizio alle ore 15.30, arbitrerà il signor Marco Gugliandolo di Messina.
Fabio Fichera