Premio letterario ‘Ninfa Camarina 2014’: vince Matteo Marchesini. Presente Valerio Massimo Manfredi
Un’estate ricca di eventi culturali al Museo archeologico regionale di Kamarina. A partire dalla metà di questo mese saranno numerose, infatti, le manifestazioni che allieteranno le serate. Sabato 19 il sito ha ospitato la serata per il premio letterario della critica ‘Ninfa Camarina duemila quattordici’: a fare gli onori di casa il direttore Giovanni Distefano. Il premio ha ottenuto, anche quest’anno, il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali e quello della Regione Siciliana. Giurati d’eccezione per il 2014 sono stati i giornalisti Renato Minore de “Il Messaggero”, Giampiero Cinque de “Il Giornale di Sicilia”, Gerardo Mastrullo di “Qui Libri” e la redazione di “Libreriamo”. A Matteo Marchesini, con il romanzo “Atti mancati” è stato assegnato il Premio letterario della Critica Ninfa Camarina Città di Vittoria 2014. Questa la recensione-motivazione del premio: “Atti mancati è una storia d’amore e di suspense, una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta (…) Il protagonista, Marco, ha la concreta incapacità di misurarsi con la vita, da cui sembra cocciutamente separato, se non attraverso le pratiche del poligrafismo giornalistico e saggistico. E soprattutto della Scrittura, rappresentata dalla stesura di un romanzo mai finito che sembrerebbe fare di «Atti mancati» il referto sull’impossibilità di scrivere un romanzo. Marchesini scava nella sua storia e la tocca in profondità. Qua e là saggista, fa sentire l’acume esaustivo della sua analisi o il calco del suo eccesso di conoscenza. Ma il modo crudele e pietoso della narrazione è già un ottimo punto d’arrivo, non solo per un esordiente di poco più di trent’anni”.
Il Ninfa Camarina ha assegnato inoltre due premi satellite: la Ninfa D’Argento, alla cantautrice vittoriese Cassandra Raffaele, e il premio di cultura classica Virgilio Lavore, all’archeologo-scrittore Valerio Massimo Manfredi. Dopo aver cantato la formazione dell’eroe, quest’ ultimo, nella sua opera, ha dato voce nuova al viaggio più avventuroso e affascinante di tutti i tempi, il secondo volume su Odysseo, il grande nòstos. Da Circe alle Sirene, da Polifemo a Penelope, fino all’ultimo, misterioso viaggio dell’eroe che ha attraversato i secoli. Ci sono voluti dieci anni ininterrotti di guerra, di sangue e di strazio per sconfiggere i Troiani. Ora Odysseo deve rimettersi in viaggio con i suoi uomini per far ritorno a Itaca. E riprende la lotta, la sua sfida a tutto e a tutti. Ad attenderlo, imprese spaventose, prove sovrumane, nemici insidiosissimi come il ciclope Polifemo, i mangiatori di loto, il fiore che dà l’oblio, e poi la maga incantatrice che trasforma gli uomini in porci, i mostri dello Stretto, le Sirene dal canto che uccide. Dovrà raggiungere i confini del mondo, evocare, come uno sciamano le ombre dei morti dall’aldilà, finire su un’isola misteriosa dove una dea lo accoglierà e lo terrà prigioniero fra le sue braccia per sette lunghi anni… Poi, finalmente, il ritorno. Il giorno del sole nero, il giorno della vendetta. E osa guardare verso l’orizzonte su cui i più grandi poeti si sono interrogati nei secoli: l’Ultimo Viaggio. È mai davvero morto il re di Itaca, il figlio di Laerte, l’eroe vagabondo? Grande partecipazione attenta per l’ evento di cui vi proponiamo un video per una breve parte e una carrellata fotografica .
Giusy Zisa
Clicca sotto per alcuni momenti Video
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