Il teatro per recuperare rapporti fra figli e genitori: l’iniziativa del laboratorio ‘Kreatimondo’
Lavoro, scuola, nuoto, calcio, danza, laboratorio teatrale, scuola di pianoforte, catechismo… ed è subito sera. Il tempo è sempre troppo poco e troppe sono le attività che ci dividono dai nostri figli e che ci costringono a relegare il nostro tempo per loro alla sera, stanchi e a volte anche con qualche senso di colpa. Cosa fare? “Proviamo ad attenuare questo senso di colpa”, si sono detti un gruppo di genitori di bambini e ragazzi frequentanti il Laboratorio teatrale Kreatimondo diretto dall’artista Tiziana Bellassai. Ne è venuta fuori una proposta che, a primo impatto, sembrava irrealizzabile: “Giocare seriamente con i nostri figli ?” , perché no?…
Immediatamente si è concretizzato un corso teatrale di brevissima durata per i genitori, finalizzato alla messa in scena, assieme ai loro figli, di uno spettacolo teatrale da mettere in scena durante la manifestazione ‘Vetrina scolastica’ organizzata dal Comune di Comiso. La lettura del racconto di ‘Peter Pan’, inframezzata da musiche e canti, ha intrattenuto gli spettatori che affollavano il piazzale interno della Pinacoteca, riscuotendo molti applausi a scena aperta. Con questa rappresentazione si dà il via ad un progetto di più vasta portata, “Il gioco serio del teatro : s…drammatizziamo insieme ai nostri figli”, che il Laboratorio Teatrale Kreatimondo attiverà dal prossimo mese di ottobre.
Il progetto si pone l’obiettivo di recuperare e sviluppare un rapporto più profondo tra figlio e genitore, seguendo un percorso comune. L’adulto lavorerà per risvegliare il bambino che c’è in lui; per stimolare la fantasia; per vedere il bambino in un’altra ottica, creativa e ludica. Il bambino e il ragazzo non vedranno più il genitore come “genitore” ma come persona che, come loro, compie un percorso, crea e impara; saranno più responsabilizzati; giocheranno lavorando. Gli strumenti che saranno utilizzati sono le ritmiche, le filastrocche, i nonsense, che aiuteranno a dimenticare la dimensione quotidiana per inventarne/scoprirne una nuova più fantasiosa. Si partirà dal gioco teatrale e dall’improvvisazione per condurre i genitori e i bambini/ragazzi a muoversi insieme all’interno di racconti, sogni, invenzioni, viaggi nella fantasia, sperimentando forme rinnovate di comunicazione ed espressione. Sarà una sorta di “viaggio di conoscenza affettiva tra genitori e figli”: un modo per soffermarsi sulle relazioni, per osservarne le dinamiche, per stupirsi di fronte alla capacità d’ascolto e di espressione dei propri figli e per godere di un’esperienza fatta insieme. I genitori devono avere la voglia di mettersi in gioco ed essere pronti a sperimentare senza aver paura di sbagliare, perché l’errore è indispensabile per la creazione artistica.
Ermocrate