Pluchino attacca maggioranza e Pd: “Il nuovo belvedere di Punta Secca lo pagheranno i nostri nipoti”
“Tra le opere pubbliche che l’Amministrazione attuale ci riserva per il futuro c’è anche un belvedere che nascerà dalle rovine dell’ex caserma della Guardia di Finanza, sullo spazio, realizzato abbattendo anche un pezzo di storia patria, e che il segretario (del Pd, Gaetano Farini, ndr) con grande passionalità spaccia come opera meritoria, quella “zona dove ammirare i nostri famosi e bei tramonti che tutti ci invidiano. La gente, tutta la gente, i visitatori, tutti i visitatori potranno fruire di quest’area per le loro passeggiate” proclama. In realtà, oltre i costi abbattimento, l’opera ci costerà circa un milione e duecentomila euro, fondi comunali, e la somma sarà reperita con un mutuo trentennale. Saranno i nostri nipoti che finiranno di pagare questa iniziativa”. Comincia così la nota di Rosario Pluchino, consigliere comunale indipendente ed ex assessore della giunta Iurato. Pluchino propone poi una soluzione per mettere in sicurezza il territorio di Santa Croce: “Perché non chiedere qualche euro in più alle banche per mettere in sicurezza tutto il territorio? Ad esempio perché non abbattere anche l’ecomostro di Casuzze (ex serbatoio di via del Gargano) che rischia di crollare da un momento all’altro sulle seconde case? Sul quel sito (comunale questa volta ) si potrebbe realizzare uno spazio di aggregazione anche per le famiglie non residenti ma che contribuiscono “in solido” al pagamento di queste realizzazioni. Si dovrebbe potenziare il depuratore di contrada Pescazze e realizzare finalmente i canali di scolo delle acque piovane, potremmo continuare a contrarre mutui fino a ultimare l’elenco delle numerose opere pubbliche previste in programma. “L’Amministrazione sta dimostrando capacità, interesse verso le problematiche della cittadinanza” dichiara il segretario, “il comune garantisce un adeguato aiuto economico alle tante famiglie in difficoltà”. Peccato – ammonisce Pluchino – che le sue dichiarazioni siano sconfessate dal cartello affisso alla porta della Despar e che recita: “Non si accettano buoni spesa emessi dal comune di Santa Croce”. Faccio notare che i “buoni spesa” sono concessi alle fasce deboli, diversa cosa sono i “buoni pasto” utilizzati dai dipendenti comunali che invece sono bene accetti. E che dire della scarsa attenzione riservata ai nostri concittadini che ancora attendono il completamento dei 18 alloggi popolari? Certamente non sono competenza del comune, ma non rientrano forse fra le “problematiche della cittadinanza” che meritano comunque attenzione? Non fa cenno alla profonda crisi della nostra agricoltura: a nulla sono serviti finora gli enormi cartelli che inneggiano al Nuovo marchio Montalbano, voluto, sponsorizzato e pagato anche da quegli agricoltori che oggi, nello sconforto, distruggono il frutto del loro lavoro. Anche loro in compenso potranno consolarsi usufruendo della passeggiata fintamente gratuita. In ultimo, non mi è chiaro il passaggio nel quale il segretario del PD afferma: “Atteggiamenti di velati ostruzionismi da parte di privati che sentivano sempre di più che la struttura veniva strappata all’appetito speculatorio, che hanno determinato minacciare di morte al capo ufficio tecnico del comune di S. Croce (..)” e che “l’Amministrazione ha strappato l’immobile dalle mani dei privati per restituirlo invece ai cittadini”. Mi chiedo il perché di queste dichiarazione e se questa sicurezza nell’individuare i mandatari è già stata comunicata agli organi competenti. Fa bene il segretario del PD a essere soddisfatto e ad esultare se per lui è questo “Il paese che vogliamo”. Purtroppo non la pensano così i numerosi santacrocesi cui ad arte non si dà voce e che subiscono, delusi e impotenti, le decisioni di questa Amministrazione” .
Rosario Pluchino
Consigliere Comunale
3 Comments
Bravo Rosario, fatti sentire….se ti ascoltano.
….L’assessore Firullo…..
i fatti di oggi , mi riferisco al vile attentato nei confronti di antonello firullo mi lascia sbigottito .
Ci sono precisi progetti attorno alla questione ” ex vcaserma della guardia di finanza che antonello stava ostacolando.
Gia in consiglio comunale – seduta aperta – il mio nome è stato “sbadatamente ” chiamato” firullo ” da un super assessore.
adesso anche “giovanni ” fa la stessa cosa , provocazione … o è un messaggio inequivocabile?????
Mi rivolgerò alla magistratura per capire se tratta di provocazioni di cattivo gusto o di veri e propri ” avvisi “.
Ad Antonello firullo la mia stima e la vicinanza per quanto è successo.
rosario pluchino
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