Home News Attualità Ascolto e dialogo sono alla base di una scuola interculturale RUBRICA EDUCAZIONE E PEDAGOGIA
AttualitàNews

Ascolto e dialogo sono alla base di una scuola interculturale RUBRICA EDUCAZIONE E PEDAGOGIA

Condividi
Condividi

Aumentano le classi multietniche e cresce nei genitori la preoccupazione che la presenza di bambini stranieri possa rallentare e danneggiare la preparazione dei propri figli. La diversità, in realtà, stimola l’apprendimento e favorisce i processi di crescita e arricchimento. A tal proposito, la pedagogia interculturale si esprime non attraverso prediche e indottrinamenti, né con tecniche di persuasione più o meno sofisticate, ma sperimentando quotidianamente una scuola come “comunità di diversi”, che non emargina chi è non è uguale o chi non è in grado di seguire il ritmo dei migliori.  Affinché tutto questo si realizzi con successo occorre che le famiglie orientino i propri bambini all’ascolto, al dialogo, allo sviluppo di capacità critica e all’accettazione di punti di vista diversi dai propri, al fine di far maturare in questi il rispetto per l’altro indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalle differenze sociali e culturali.

Perché è importante educare all’ascolto e al dialogo? Nella sua diversità ogni soggetto è portatore di proprie esperienze che meritano ascolto in quanto, non solo, arricchiscono il nostro bagaglio di idee, ma inducono anche alla conoscenza di verità differenti dalle proprie. Di conseguenza come ci vengono offerte nuove realtà, anche noi reciprocamente offriamo una nostra concezione di vita, ma l’interazione di prospettive differenti può verificarsi solo attraverso un dialogo pacifico e di confronto. Essere diversi uni dagli altri ci apre la mente e ci permette di sviluppare empatia nei confronti di chi vive o pensa in modo diverso dal nostro. Questo non significa rinunciare ai propri valori, ma imparare a rispettare anche quelli degli altri, difendendo i principi che riteniamo fondamentali. Importante è quindi conoscere l’alterità e cancellare quei falsi pregiudizi che generano solo ansia, paura e sospetto, per quella diversità solitamente percepita “negativamente”come una minaccia alla propria identità.

Doriana Dipasquale

Condividi
Scritto da
Redazione

Il primo portale d'informazione sulla città di Santa Croce Camerina.

Articoli correlati

Servizio Civile, l’ASP di Ragusa premiata tra gli enti virtuosi: un modello di accoglienza e innovazione

Si è tenuta questa mattina, nella sala “Russo-Armenia” di piazza Igea, la...

Lucio Schembari è il nuovo presidente di Federfarma Ragusa: guiderà il sindacato provinciale dei farmacisti fino al 2028

Cambio al vertice di Federfarma Ragusa, il sindacato provinciale che rappresenta le...

Santa Croce Camerina, possibili disservizi idrici per un guasto al pozzo Filippello

A Santa Croce Camerina potrebbero verificarsi disservizi nell’erogazione idrica a partire da...

“Interrogazioni, non polemiche”: la replica di Insieme per Santa Croce al sindaco sul Kennedy

A nome dei consiglieri Gaetano Riva e Piero Mandarà, del gruppo consiliare...