Sicilia, habemus liste! Tre politici iblei quasi certi di andare in Parlamento, anche Leontini spera
Non ci sono grosse novità o, se si vuole, sorprese nel collegio Sicilia orientale alla Camera dei Deputati. Tanto meno al Senato. E’ quanto emerge alla fine della presentazione delle liste alla Corte d’appello di Catania. Chi saranno nuovi i onorevoli iblei? Possiamo con sicurezza parlare di elezione per Venerina Padua con il Pd: la professionista sciclitana, impegnata nelle file del partito di Bersani, arriva dopo essere stata negli ultimi anni consigliere provinciale e andrà a sedere al Senato (occupando il terzo posto della lista). Altra conferma certa è l’elezione di Nino Minardo, che è quarto all’interno della lista del Pdl. Un posizionamento che non è stato facile raggiungere e per il quale il parlamentare uscente ha dovuto “lottare” con successo. Quarto posto con elezione sicura anche per Maria Lucia Lorefice con il Movimento Cinque Stelle di Grillo. Qualche speranza, ma sottoposta al vaglio dei votanti, anche per Leontini, candidato in quarta posizione al Senato. Qui bisogna spiegare come è fatta la legge elettorale. Il Pid Cantiere Popolare aveva stretto un’alleanza con il Pdl. L’accordo era che un paio di nomi del Cantiere sarebbero stati inseriti nelle liste della Camera del partito di Berlusconi (di un posto ha usufruito l’ex ministro Romano). La legge, per il Senato, dice che per le liste apparentate occorre superare uno sbarramento minimo del 3% per avere almeno un senatore. La lista del Pid vede in corsa, nell’ordine, Cordaro, Clemente, Maira e appunto Leontini. E’ però vero che se il centro destra vincesse al Senato in Sicilia avrebbe diritto al premio di maggioranza e quindi al Pid, che fa parte della coalizione vincente, andrebbero almeno un paio o anche due senatori in più. Ma che c’entra Leontini che comunque è in quarta posizione? Per la cronaca Cordaro e Clemente sono già deputati regionali e quindi rifiuterebbero la carica di senatore, lasciando gli altri posti a disposizione di Maira e Leontini.
Redazione
1 Comment
Io non voterei mai Innocenzo leontini, ho fatto già altre volte questo sbaglio. Ha insegnato a Nello Dipasquale questa strada, quella di tradire per interessi personali.Lascia il Pdl, si candida alle regionali con il Pid, nessuno lo ha voluto a Palermo …ed ora chiede l’appoggio di quel partito per il senato… solo con la consapevolezza che i primi due rifiutino…..raccogli l’elemosina. Bravo la fine che dovevi fare. Se pubblicherete questo commento, vi ritengo dei giornalisti seriiii…ho i miei dubbi.
Comments are closed.