Anticaglie, il muro di contenimento pronto a marzo: l’intero progetto costa oltre un milione di euro
Il muro di contenimento e la massicciata sul lungomare delle Anticaglie, nel litorale di Santa Croce, saranno ultimati entro marzo. Un intervento necessario per mettere in sicurezza la strada e il costone adiacente. Successivamente, superata la stagione estiva, si procederà con il pennello a mare. Il ripascimento morbido e la ricostruzione della spiaggia avranno un duplice obiettivo. Restituire alla pubblica fruizione una delle spiagge più suggestive dei luoghi di Montalbano e bloccare l’erosione del mare che, a ridosso degli scavi, ha inghiottito parte della strada di accesso. L’importo complessivo pari a 1 milione e trecentomila euro è stato finanziato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio. La ditta che si aggiudicata l’opera è di Alcamo. “Il muro di contenimento su una superficie lineare di sessanta metri ci consentirà di tenere ben saldo il costone e la strada sovrastante – spiega Filippo Barone, responsabile unico del procedimento – Si procederà al riempimento e alla copertura con delle grosse pietre di terza categoria per mitigare l’impatto di natura ambientale che l’opera potrà avere”. Il secondo step del finanziamento prevede il cosidetto pennello a mare ad una distanza di circa due chilometri dal lungomare delle Anticaglie. “In prossimità del lido Selene – aggiunge il geometra Barone – sarà realizzata un’opera per proteggere la spiaggia dall’erosione. Secondo le indicazioni dei tecnici e dei progettisti saremo in grado di catturare le correnti che provengono da Punta Secca e Marina di Ragusa”. Ma le polemiche, come sempre, non tardano ad arrivare. Il circolo di Legambiente ha contestato l’intervento entrando nel merito del materiale utilizzato. Ribatte il Comune di Santa Croce: “Le attività propedeutiche alla progettazione dice l’architetto Mariangela Mormina, responsabile dell’ufficio tecnico di Santa Croce -ovvero i rilievi battimetrici e morfologici sono stati eseguiti sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza del mare e previa autorizzazione dello stato maggiore della Marina. L’opera risulta essere in possesso di tutti i visti e i pareri previsti per legge. Gli eventuali dubbi o perplessità sulla validità dell’intervento si sarebbero dovuti manifestare nelle sedi opportune e nei termini previsti per legge. Chi oggi intende sostituirsi agli enti preposti non fa altro che creare inutili allarmismi”.
Fonte: Telenova