Cassandra Raffaele premiata durante ‘Passi nel deserto’: l’intervista con l’allieva di X Factor
Nata e cresciuta a Vittoria, una cittadina della Sicilia sud-orientale, Cassandra Raffaele, versatile ed eclettica artisticamente, ha seguito un percorso al quanto singolare. Inizia giovanissima come interprete mostrando attitudini per la musica blues, jazz e in particolare swing. Adesso è anche un volto noto agli spettatori dei talent show italiani. E’ stata, infatti, in gara nella quarta edizione di X FACTOR (vinta da Nathalie) ed era nella squadra di Elio. Cassandra fu eliminata nella settimana puntata dello show ma ha continuato a voler cantare, come ha ammesso fin dal suo ingresso nel programma. Cantautrice “buzz” indipendente, scrive e condivide “il suo viaggio” attraverso la sua musica e le sue canzoni, confrontandosi con un pubblico vasto. Al Premio Bianca D’aponte 2012 ad Aversa, riceve il PREMIO DELLA CRITICA per il il brano L’Occasione, scritto e composto da lei. Una cantora, come ama definirsi, che mette parole sulle corde del pentagramma. Sedotta dalla musica, le sue canzoni, o più precisamente, le sue “Transizioni emotive in movimento” segnano una svolta melodica che fonde due generi musicali: swing e blues. Cassandra Raffaele, attraverso un’ intervista rilasciata durante la serata “Passi nel deserto” ripercorre la strada tracciata fino ad ora.
1) Due anni trascorsi dall’ingresso di X Factor: qual è stato il tuo primo pensiero alla notizia ufficiale?
Il primo pensiero è stato quello di chiamare la mia famiglia, che non sapeva niente, e fargli sapere che dopo qualche giorno sarei partita per Milano. Poi nessun altro pensiero, solo gioia.
2) Ti ho conosciuta sulle note di What’s up (4 no blondes): quante cose sono cambiate da allora?
Sono cresciuta. Adesso sono un po’ più donna ma con lo stesso cuore pieno di passioni.
3) Molto sinteticamente possiamo dire che un genere musicale è un insieme di fatti musicali in collegamento con lo sviluppo di un popolo e della sua cultura:
a quali generi musicali, ti senti più legata e perché?
Il blues per tutte le sue accezioni emozionali, musicali e storiche. Blues come stile di vita, quell’inusuale felicità di essere tristi. Adoro anche la musica folk popolare. Fa sentire l’odore della terra.
4) Ogni generazione di giovani si identifica in personaggi e simboli che ne rappresentano le idealità e le caratteristiche: quali sono i tuoi miti musicali e in cosa sono per te un esempio da seguire, musicalmente?
Restano ancora i Beatles. Per la loro inconsapevole capacità di essere stati avanti musicalmente. Ma trovo di riferimento anche i nostri cantautori italiani: da Gaber a Ivan Graziani, Battiato, Conte, Carmen Consoli, Vinicio Capossela.
5) Il brano Your Lady è una fusione di generi rivisti e reinterpretati secondo uno stile che ti caratterizza: ci sarebbe una canzone, di un cantautore in particolare, che vorresti rivisitare e reinterpretare?
Scappo di casa di Ivan Graziani.
6) “Lʼoccasione” è il primo brano estratto da “La valigia con le scarpe”, il tuo album di debutto in uscita nel 2013: cosa rappresenta per te il viaggio? Una meta da raggiungere oppure un modo di essere?
Il viaggio come il fine stesso del viaggio. Si, comunque è uno status.
7) Nella vita come nello spettacolo, il “sistema” propone copioni che stabiliscono mete da raggiungere: come ti sei opposta al “sistema” nella vita, come nello spettacolo?
Non vivo in opposizione con il sistema. Vivo e condivido con chi vuole. Esercito la libertà di potermi costruire qualcosa senza dovere oppormi o impormi e lascio la libertà agli altri di decidere se fare parte o meno del mio viaggio.
8) I talent show sono format con dei giurati che decidono se un cantante è idoneo a proseguire la carriera: ad un giovane talento con tanta voglia di emergere suggeriresti di fare l’esperienza di un format come X Factor?
Prima gli chiederei cosa vuole fare nella vita. Se mi risponde che sogna di fare X Factor, e che vede X Factor come il fine stesso della sua esistenza, pur rispettando i sogni altrui, gli consiglierei di fare altro nella vita. Consiglierei quindi l’esperienza a chi vuole davvero fare musica nella vita a prescindere da tutto, cioè la consiglierei a chi in generale sente di avere qualcosa da dire musicalmente parlando e che contestualmente vuole sperimentare l’esperienza televisiva.
Numerosi successi raggiunti in così poco tempo, molte le parole condivise con calore da parte degli ospiti presenti e dal pubblico. A fine serata l’artista sicula ha dichiarato: “Devo dire che quando mi hanno comunicato che mi avrebbero dato un riconoscimento come la Medaglia Istituzionale non ci credevo. Finire ne avevo conquistate solo due: quella della gara coi sacchi a 7 anni in spiaggia e al liceo col salto in lungo. Quindi sono davvero onorata! Grazie! Viviamo di piccole gioie e soddisfazioni e se alcune di queste arrivano per mezzo del lavoro che ognuno svolge, hanno un ulteriore valore aggiunto e non fanno che rallegrarti durante il viaggio! Poi non si arriva mai. Si cammina sempre. E’ stato bello confrontarmi con altre persone che con altri strumenti si adoperano per lasciare, comunque, dei segni: Paola Tinchitella lo fa con i suoi libri, Ermanno Sbezzo con la danza. Ringrazio di cuore Paola Tinchitella, coautrice del progetto “Passi nel deserto”, la Provincia Regionale di Ragusa, l’Associazione Culturale Pegaso e quanti si sono adoperati per la riuscita dell’evento”.
Liliana Russo
2 Comments
Bella persona Cassandra, onesta, pulita,umile, sensibile, profonda. Brava, vai sempre avanti, non fermarti! E quando penserai (in qualche momento di sconforto) di dover mollare, fatti coraggio, alcune persone (e spero diverranno ancora tante) ti apprezziamo per la tua arte e per il modo di porgerti agli altri.
Dimenticavo ! “All’anonimo del secondo commento ” : entrando nel mio blog<> hai lasciato tracce del tuo percorso, dunque, so chi sei !
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