Calcio, il Santa Croce precipita in zona playoff. Ma dal ko di Ribera arrivano buone notizie dai giovani
Ancora una sconfitta per il Santa Croce, ormai relegato in zona play out. Il secondo ko consecutivo è arrivato sul campo della nuova capolista Ribera, ma la buona prestazione fatta vedere durante i novanta minuti dai camarinensi, gli concede l’uscita dal terreno di gioco con l’onore delle armi. La squadra di Calogero La Vaccara, domenica solo in panchina per la squalifica di Buoncompagni, ha tenuto testa ai capoclassifica fino all’ultimo minuto di gioco, sfiorando in più occasioni il meritato pareggio. La buona prestazione del Santa Croce, è stata inoltre amplificata dalla presenza di ben sette juniores in campo, schierati dal primo minuto, che hanno tenuto testa ai ben più quotati avversari. Le tante assenze per infortunio e per squalifica hanno costretto i due tecnici a inventare una formazione inedita che ha stupito i locali, i quali nel finale di gara sono stati chiusi addirittura nella propria metà campo, rischiando di subire il pareggio. Sugli scudi i giovani camarinensi, fra tutti il classe ’98 Baeli e i soliti Quintana, Ragusa, Giarratana, Shehu, Sammito e Amenta. “La squadra è in crescita ed è lecito essere ottimisti per il futuro – dice il direttore generale Claudio Agnello – A Ribera abbiamo dimostrato di avere le giuste potenzialità e di essere all’altezza per poterci scontrare con qualsiasi avversario. Domenica scorsa, infatti, nonostante la presenza in campo dal primo minuto di ben sette juniores, abbiamo tenuto testa alla capolista, sfiorando più volte il pareggio. I due mister, comunque, stanno lavorando bene. Adesso speriamo di recuperare tutti gli indisponibili – continua Agnello – perché siamo sicuri che con l’organico al completo potremo recuperare il tempo perso. Siamo, infatti, parecchio indietro in classifica ed è arrivato il momento di iniziare a incamerare punti e risalire”. Ora anche il Santa Croce attende i movimenti di mercato. Alcuni giocatori, infatti, dovrebbero arrivare e il mercato dicembrino potrebbe rivoluzionare la rosa.
Fabio Fichera